Una delle essenziali operazioni che un vero imprenditore dell’e-commerce deve realizzare, per avere successo nel lungo termine, è sviluppare il proprio brand.

Sviluppare il proprio brand significa moltissime cose, ma ha come effetto principale quello di avere un massa di clienti acquisiti e potenziali, così come di più generici utenti, che conoscono l’azienda, i suoi valori, la qualità dei suoi prodotti, la sua custom care, etc. Conoscono tutto questo e quindi quando devono comprare si rivolgono all’azienda in questione.

La domanda essenziale diventa quindi quanto con i marketplace sia semplice sviluppare il proprio brand. La risposta è che è estremamente difficile e adesso vedremo il perché.

A vantaggio di Amazon come di E-Bay, bisogna dire che rendono semplice all’utente valutare l’affidabilità di un venditore, grazie ai feedback che questo ha ottenuto dai suoi passati clienti, che sono facilmente consultabili nel marketplace. L’utente può quindi avere una discreta certezza di scegliere di comprare da qualcuno con cui probabilmente non avrà brutte sorprese.

Questo dei feedback è certamente un punto di forza riguardo alla costituzione del brand sui marketplace più conosciuti. Di fatto però oltre a non essere strettamente necessario perché sostituibile sul il proprio e-commerce da altre strategie a cui accenneremo, è inoltre l’unico davvero disponibile.

Se si amplia infatti lo sguardo e si analizza la questione del brand sui marketplace in maniera meno ingenua, si vede come sia difficilissimo costituire lì sopra un vero e proprio brand.

I motivi sono diversi, ma la ragione prima è essenzialmente che i marketplace hanno come primo, assoluto e unico interesse, il mantenimento e lo sviluppo del proprio brand e l’aumento del proprio fatturato. Qualsiasi cosa essi facciano va in questa direzione e le scelte commerciali e di altro tipo che saranno fatte perseguiranno questo fine anche se andranno contro quello del singolo venditore.

Le ragioni per cui di fatto lo sviluppo del proprio brand possa essere estremamente difficoltoso sui marketplace sono diverse: limitazioni tecniche, limitazioni sulla pubblicità e comunicazione, limitazione sui tipi di contenuto pubblicabili, decisioni strategiche sugli algoritmi di ranking delle ricerche dei prodotti, restrizioni della visibilità, etc.

Ma c’è una ragione fondamentale per cui lo sviluppo di un proprio brand risulta alla fine estremamente difficoltosa.

E’ una ragione molto semplice: mentre l’utente o cliente di un sito e-commerce posseduto dall’azienda, quando dovrà acquistare un prodotto, penserà automaticamente all’azienda in, un utente che ha acquistato in passato da un’azienda su Amazon o E-Bay, penserà automaticamente ad Amazon o E-Bay, e non all’azienda.

Detto diversamente un utente/cliente di un marketplace, sarà sempre e prima di tutto un utente/cliente di quel marketplace, e non delle aziende che lì dentro vendono. Brand così forti, noti e potenti come Amazon o E-Bay, hanno cioè un peso tale da schiacciare qualsiasi altro brand viva al loro interno. E questo anche se non lo facciano volontariamente.

Chi ha quindi intenzione di stabilire in internet un business solido, che guarda al medio e lungo termine, in grado di crescere in qualsiasi direzione si prospetti interessante e senza dover avere a che fare con limitazioni di varia natura, farà bene a considerare seriamente se affidarsi a un marketplace o realizzare un proprio sito e-commerce.

Parte 3: Marketplace o proprio e-commerce: pubblicità e concorrenza>

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